domenica 4 ottobre 2015

Recensione: "Tutto può cambiare" di Jonathan Tropper - Garzanti

Siamo proprio noi. Gli agguerriti King. Alle nostre carenze in fatto di muscoli sopperiamo con bizzarri diversivi, un'erezione strategicamente piazzata qui, la testa pelata apparsa a sorpresa là, e mentre la vostra concentrazione viene mandata in frantumi dalla fiera itinerante di scherzi della natura che siamo, approfittiamo dell'occasione per spaccarvi la testa.
Titolo: Tutto può cambiare
Titolo originale: Everything Changes
Autore: Jonathan Tropper
Traduttore: S. Caraffini
Editore: Garzanti
Data di uscita: 17 settembre 2008
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 318
ISBN: 9788811685968
Link acquisto Amazon
Link acquisto Mondadori

Trama:
Nella vita di Zachary King, trentaduenne newyorkese, nulla è lasciato al caso: il lavoro, fisso e ben retribuito, il lussuoso appartamento nell’Upper West Side di Manhattan, il fidanzamento imminente con la splendida e ricca Hope. Non importa se non tutto è proprio perfetto. Se Zach detesta il suo lavoro, se ogni giorno pensa a Tamara, la giovane vedova del suo migliore amico, o se il suo eccentrico coinquilino passa le giornate a girare nudo per casa. Questi sono solo imprevisti che vanno rigorosamente ignorati.
Ma un terremoto sta per stravolgere la sua vita. Perché c’è una cosa che Zack non ha previsto: suo padre. Eccolo riemergere dalle nebbie del passato: Norm è un dongiovanni attempato e sovrappeso che anni prima ha abbandonato moglie e figli per inseguire progetti strampalati, ma soprattutto per correre dietro a quante più gonnelle possibile. L’uomo si ripresenta alla porta di Zack in piena crisi senile, imbottito di Viagra fino ai capelli e fermamente deciso a recuperare in pochi giorni vent’anni di rapporti carenti.
In queste circostanze Zack reagirebbe come al solito in maniera responsabile ed equilibrata, ma una mattina, al risveglio, ha una spiacevole sorpresa destinata a fargli capire che la vita, quella vera, con tutti i suoi rischi ma anche le sue gioie, non può essere arginata.


L’autore:
Jonathan Tropper
Jonathan Tropper, scrittore e sceneggiatore, vive con la moglie e i tre figli vicino a New York, nel Westchester, dove insegna scrittura al Manhattanville College. Per Garzanti ha pubblicato i romanzi "Dopo di lei", "Tutto può cambiare" e "Portami a casa".


Difficile trovare un autore che non deluda mai, che riesca a stupirti ogni volta e che non scada mai nella ripetizione e nel banale.
Eppure esistono, ed io ne ho trovato uno.

Jonathan Tropper è uno dei miei autori preferiti. Ho letto quattro dei suoi romanzi e devo dire che li ho trovati tutti assolutamente magnifici.

Tutto può cambiare forse è il migliore di tutti e mi risulta difficile parlarne, perché a volte quando qualcosa ci piace così tanto, non riusciamo a trovare parole oltre a stupendo, bellissimo, magnifico e via dicendo, quindi, cercherò di fare del mio meglio.

Il nostro protagonista è Zach, un trentaduenne newyorkese che sembra aver trovato il suo posto nel mondo. Ha un ottimo lavoro, una bellissima e ricca fidanzata e un matrimonio imminente. Una vita perfetta all’apparenza. Zach è un uomo responsabile e razionale, che prende sempre la giusta decisione e che non delude mai nessuno. Una vita tranquilla e un destino già scritto, ma un giorno, suo padre, Norm, riappare nella sua vita dopo molti anni di silenzio, pronto a sconvolgerla.

Inizialmente Zach reagirà come al solito con la sua risolutezza, ma una mattina una spiacevole scoperta sembra rimescolare tutte le carte in tavola, e Zach comincerà a dubitare di ogni cosa e a porsi delle domande che lo porteranno alla distruzione di tutto ciò che ha messo in piedi.

Zach odia il suo lavoro, non è davvero innamorato della sua fidanzata, Hope, ma della moglie del suo migliore amico, morto da due anni in un incidente d’auto da cui lui si è salvato e per il quale si sente ancora in colpa. Vive con un amico che non fa altro che stare davanti alla TV tutto il giorno e che gira sempre nudo per casa; ha un fratello musicista, Matt, con problemi di droga e di autostima; un altro fratello, Pete, affetto da un ritardo mentale, che vive con sua madre Lena, che non ha mai dimenticato il marito e il suo tradimento. E poi c’è Norm, suo padre, con un evidente problema con il Viagra, che non ha mai messo la testa a posto e che sembra intenzionato e ricostruire il rapporto con i suoi figli, nel suo modo bizzarro e poco ortodosso.

In tutti i libri di Tropper troviamo un protagonista maschile sempre nuovo e con caratteristiche diverse, al quale vengono accostati una serie di personaggi intriganti e realistici, umani, con i loro difetti e con i loro problemi, che vanno a creare una storia completa, piena, densa di ilarità, di momenti commoventi e soprattutto, di soluzioni che sembrerebbero pessime, ma che si rivelano le uniche possibili.

Il tema della famiglia è sempre presente nei suoi libri. Una famiglia spesso atipica, ma in cui non è difficile immaginarsi. Tropper ha il dono di farci amare tutti i suoi personaggi, sia maschili sia femminili, con tutti i loro errori e i loro difetti, di renderli credibili agli occhi dei lettori, e di rendere i lettori stessi parte della famiglia.

I momenti più seri vengono intelligentemente stemperati da battute così spontanee e a volte così ridicole, che ti ritrovi a ridere come una stupida, da sola, nel cuore della notte, con le lacrime agli occhi e con il mal di stomaco.
Ho amato alla follia il personaggio di Norm, così imperfetto, così ridicolo in certi momenti, ma così tenero e semplice da entrare di prepotenza nel mio cuore. E ho amato Matt, il fratello che non è davvero mai cresciuto, che sogna di diventare un musicista, ma si accontenta di suonare in piccoli locali, per la paura di fare il grande salto.
Tutti i personaggi sono segnati dall’abbandono di Norm, ma proprio la sua ricomparsa, non voluta e non desiderata, riuscirà a donare a tutti un po’ di sollievo e una nuova speranza.

Quello che adoro di Tropper è proprio il suo realismo: nei suoi libri i problemi non vengono completamente risolti, i personaggi non trovano tutti magicamente la felicità in 300 pagine, ma ci arrivano vicino o almeno, imboccano la giusta via che forse un giorno li porterà alla felicità. Sono personaggi semplici ma complessi, che hanno bisogno di una grande crescita durante la storia per poter guardare dentro se stessi e capire come e cosa fare della loro vita.

La scrittura di Tropper è qualcosa che ti agguanta e non ti molla, come un cane con il suo osso. Forse non sarà immediata, forse ci mette qualche capitolo per entrare nel vivo, ma quando lo fa, cari lettori, non vi molla neanche per un istante.

Nessuno come lui riesce a passare dalla serietà alla risata, dai momenti più “drammatici” a quelli più imbarazzanti. La sua ironia è pungente e intelligente e traspare in ogni situazione, anche in quelle dove sembrerebbe fuori luogo, ma vi assicuro che Tropper non lo è mai.

Questo libro tocca l’intera gamma delle emozioni umane e non è una cosa facile davvero farlo in così poche pagine e poco tempo, quindi tanto di cappello all’autore che si è mostrato ancora una volta intelligente, ironico e semplicemente unico.



Ingegnoso, intelligente e ironico







Nessun commento:

Posta un commento