domenica 16 agosto 2015

Recensione: "Il Creasogni" di Simone Toscano - Ultra

“Abbassare le difese a volte può portare a qualcosa di buono... Si può finire con il rimanere stupiti...”
Titolo: Il Creasogni
Autore: Simone Toscano
Editore: Ultra (collana Ultra Novel)
Data di uscita: 25 Marzo 2015
Genere: Letteratura Italiana
Pagine: 190
ISBN: 978-88-6776-289-7
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TRAMA:
Il Signor Ettore è un uomo schivo, di poche parole, con un velo di tristezza negli occhi. Nulla si conosce di lui, se non che possiede un dono speciale: sa di quale materia sono fatti i sogni. Ne conosce l'essenza lieve, che ha imparato a modellare, nella forma e nei colori, nelle sfumature e nei dettagli, riuscendo a creare visioni bellissime e avvolgenti. Nella piccola comunità di Mangiatrecase spetta a lui il compito di esaudire le richieste di chi, pur tra mille difficoltà, non vuole rinunciare a inseguire un sogno. Per tutti costruisce illusioni su misura, tranne che per sé e per la sua particolare "famiglia": una cagnetta che lo segue come un'ombra, e un bambino, spuntato anche lui dal nulla. Dietro questa apparente serenità ribolle però un mondo di speranze infrante, di assenze e rimpianti, di amori perduti. Sarà un evento drammatico come l'improvvisa scomparsa del bambino a risvegliare i cuori dei protagonisti che troveranno la forza di superare le difficoltà della vita e di sognare ancora, con coraggio. Un romanzo lieve e delicato come un sogno, ingenuo e difficile come l'amore, vero come la vita stessa.

L'autore:
SIMONE TOSCANO
Simone Toscano è un giornalista del gruppo Mediaset dal 2005, anno in cui è entrato - come stagista - al Tg5, realizzando il suo sogno di bambino.
Dal 2012 ha fatto parte, come conduttore, della squadra del canale all news Tgcom24.
Fin dalla prima puntata di messa in onda è uno degli inviati della trasmissione Quarto Grado.
Blogger-opinionista per l’«Huffington Post» e il sito Tgcom24.it, sul web è #ungiornalistanellarete.

Ed eccomi qui a scrivere la recensione di un libro di cui mi sono innamorata, ancor prima di leggerlo, grazie ad un BlogTour a cui ho partecipato.
Tutto è iniziato da una citazione presente sulla pagina FB dedicata al libro, ed è diventata anche il mio segnalibro, accompagnandomi nella lettura ^_^

“Ora lo so, che senza sogni non si vive, perché si è soli con il proprio vuoto… I sogni sono una porta d’accesso alla felicità!”



Forse sono rimasta così colpita perché sono un pò sognatrice anch’io, ho quell’animo romantico che ti porta lontano dalla realtà (grazie ai libri, ai film e ai telefilm) e dopo aver letto la frase dovevo assolutamente leggere tutto il libro.
Subito ti ritrovi davanti la figura del protagonista, il SignorEttore (sì, tutto unito e vi spiegherò perché…), colui che crea i sogni per gli abitanti, in particolare per l’esigente signora Battistelli, di Mangiatrecase, un piccolo paesino che mi sono subito immaginata magico, come quello del film “Chocolat”.
Il SignorEttore viene chiamato così da tutti gli abitanti perché è un uomo solitario, chiuso, restio nel fare “amicizia”, si è già scottato nella vita, quindi tende a mantenere una certa distanza da tutti.
Nella sua vita è sempre stato un uomo razionale che i sogni proprio li evitava, ma nel periodo più buio della sua vita, dopo una delusione "di cuore" si ritrova ad aver bisogno di quei sogni, ma purtroppo ormai è troppo tardi perché tutti quegli sforzi fatti per evitarli lo hanno portato a non essere più capace di sognare, ma come un controsenso ha scoperto di essere in grado di crearli quei sogni , ma solo per gli altri.
Li crea e li modella come se fossero creta seguendo le “ordinazioni” ma al tempo stesso mettendogli del suo perché i sogni sono difficili da creare, devono essere pensati e ben strutturati ma soprattutto non devono essere spigolosi perché potrebbero anche ferire.... da un'altra citazione dal libro:

“Un sogno non può avere uno spigolo, perché lo spigolo può pungere, può ferire, può persino togliere la parola. Un sogno deve essere smussato, morbido, avvolgente…”

Gli unici esseri viventi con cui il SignorEttore si “apre” un pò di più sono due trovatelli, il cagnolino Cerino ed un bambino di quattro anni, Catello, che spuntano così all’improvviso prima uno e poi l’altro e vengono accolti nella sua casa, e solo con loro riesce a dimostrare quell’affetto che gli sembrava di aver perduto per sempre.
Ma dopo quattro anni dall'incontro con Catello, il ritmo tranquillo che scandisce le giornate del SignorEttore viene sconvolto dopo l’arrivo e la partenza del circo dalla cittadina di Mangiatrecase perché proprio in quel momento Catello scompare e il SignorEttore lascia tutto e parte alla ricerca di quel bambino che ormai sente suo e non riesce a capire come mai sia scomparso. Durante il suo viaggio incontra un bimba Melissa, anche lei sta cercando qualcuno, i suoi genitori, e insieme compiono quest’impresa alla ricerca dei loro affetti più cari.
Questo viaggio li porterà a scoprire tante cose, e soprattutto a capire sarà il SignorEttore, che si ritroverà ad affrontare paure e difficoltà per poi giungere a un qualcosa che lo libererà dal suo stato perenne di velata tristezza.

Spero che un pochino vi abbia trasmesso la voglia di leggere questo libro, perché è davvero magnifico, viene spesso definito “una favola per adulti” beh per me è una “bellissima favola” e basta, e non c’è distinzione d’età per leggerla, la possono leggere tutti, bambini, ragazzi e adulti, perché è scritta in un modo semplice ma al tempo stesso è ricercata, ti fa entrare nel mondo della fantasia ma tutti quei particolari ti fanno credere che sia reale, un pò come avviene nel racconto stesso.
È un libro che ti fa riflettere, perchè ti mette davanti ad un fatto vero, mai smettere di sognare ,nemmeno per un istante, perché proprio com’è accaduto al SignorEttore, si rischia di arrivare troppo tardi e non riuscire più a sognare, quindi sognate in ogni modo e fate di tutto per cercare di realizzare i vostri sogni.

Per un'ulteriore incentivo vi lascio il link al Booktrailer del romanzo!!!

Una Dolcissima Favola adatta a tutti


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